venerdì 1 novembre 2019

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


CUOR DI LEONE

La tana nell'albero, Cary Fagan 
(trad. Francesco Piperno e Flavio Sorrentino)
Biancoenero 2019


NARRATIVA PER MEDI (dai 9 anni)

"Sadie si alzò in piedi, fece un passo in avanti e diede un'occhiata nel buco.
All'inizio non riuscì a vedere nulla.
dopo un po' un paio di occhioni gialli apparvero nell'oscurità. la stavano fissando.
Sadie non si mosse.
Le sue gambe volevano scappare lontano, ma le sue scarpe sembravano incollate a terra."

Nella grande buca lasciata da un acero sradicato, si è nascosto il leone del circo che, dopo l'incidente con il treno, è riuscito a fuggire dalla sua gabbia. Ora è nascosto dentro il bellissimo High Park. Sadie, con un sesto senso piuttosto sviluppato, lo ha scovato e lo ha attirato fuori dal suo nascondiglio con il profumo dei ritagli di carne che ha scambiato con il macellaio in cambio di una crostata rotta.
Sadie di crostate rotte ne ha almeno una al giorno, perché suo padre fa il pasticciere. Vive con lui (la mamma è assente perché in cerca di fama) e con la vecchia signora Clemons, loro affittuaria e bibliotecaria in pensione, ora collezionista di ritagli di giornale e dispensatrice di buoni consigli non richiesti.
Amici pochi, qualche nemico, e un ragazzino ricco che la tampina. Di norma dopo la scuola Sadie consegna crostate (anche al ragazzino ricco). Ora però il suo tran tran subisce necessariamente una battuta d'arresto, dovuta a questo meraviglioso incontro.
Questa è la storia di come una ragazzina, anzi due, nel 1925 a Toronto proteggono e accudiscono un leone timido con il fine di salvarlo da un destino che parrebbe segnato.

Nel 1925 i ragazzini avevano un po' più di agio nell'essere ragazzini rispetto ai loro omologhi di adesso, ovvero avevano un margine di autonomia, un raggio anche geografico di indipendenza dentro cui muoversi a loro piacimento senza che nessuno degli adulti avesse da ridire. Bei tempi!
In questo modo Sadie gira tranquilla per i quartieri di Toronto per consegnare le torte del padre, può farsi belle passeggiate nell'amato High Park e quindi facilmente incontrare anche un leone, seppur fifone. Allo stesso modo anche il suo amico Theo Junior viene spesso e volentieri abbandonato alle cure della servitù dai genitori in perenne vacanza.
Queste favorevoli circostanze rendono la storia costruita da Fagan particolarmente apprezzabile per la quasi totale assenza di adulti.
Questo non vuol dire che gli adulti, pochi, che abitano questa storia, siano evitabili. Tutt'altro: sono bravissime persone, magari con qualche tic qua e là, ma condivisibili. Del loro mondo apprendiamo le difficoltà, la capacità di sapersi arrangiare, ma soprattutto la loro salutare distanza che mantengono nei confronti dell'infanzia. I due protagonisti principali, infatti, si muovono e decidono del loro tempo con una considerevole libertà. È quasi totalmente loro anche lo spazio di azione, cosa che favorisce - nel particolare - una oculata gestione del leone. I grandi, a ben vedere, entrano in gioco solo nel finale quando sono chiamati dentro dalle circostanze e dai due ragazzini che, per prendere decisioni importanti, hanno bisogno di condividerle con qualcuno che ne sa un po' più di loro.
Tenere lontano i grandi significa in definitiva potersi godere appieno il lato magico e avventuroso dell'intera storia.
Come spesso accade nei brevi racconti di Fagan, invenzione e realtà si intrecciano ad arte per ottenere leggerezza della narrazione e nello stesso tempo profondità di riflessione.
I libri di Fagan che ho letto (The Big Swim e La strana collezione di Mr. Karp, entrambi pubblicati da Biancoenero) hanno in comune una caratteristica: ti corrono leggeri tra le mani e sotto gli occhi quasi per intero. Poi, alle ultime pagine, tutto converge e si condensa in un nocciolo di senso che fa dire, chiudendo il libro, ah! che bella storia.

Carla

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