mercoledì 21 luglio 2021

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

ULLALLÀ, I BUKOWSKI!
 
La straordinaria estate della famiglia Bukowski, Will Gmehling
(trad. Angela Ricci)
La nuova Frontiera Junior 2021


NARRATIVA PER GRANDI (dagli 11 anni)


"Io e Katinka non abbiamo perso tempo e ci siamo messi a nuotare fino al bordo della vasca, dove nel frattempo il bambino era finito sott'acqua. Si vedevano soltanto i capelli. Mi sono immerso anch'io l'ho preso per le braccia e l'ho riportato a galla. È stato abbastanza facile. La testa del bambino è spuntata di nuovo fuori dall'acqua, ma lui era immobile e per una attimo abbiamo avuto paura che fosse morto. Poi però ha cominciato a piangere ed è diventato tutto rosso."


Tutto comincia qui: mentre i fratelli Bukowski stanno trascorrendo la loro giornata nella piscina coperta con l'intento di insegnare a nuotare al più piccolo dei tre, Robbie, assistono alla caduta accidentale in acqua di un altro bambinetto. Come premio per il pronto intervento di salvataggio viene loro regalata una tessera gratuita che dà loro accesso per tutto il periodo estivo alla piscina scoperta.
A parte la bellezza e la felicità di ricevere un premio, per la famiglia dei tre Bukowski che non naviga nell'oro e che di vacanze non se ne può permettere, quella tessera significa moltissimo: un'estate diversa per i tre ragazzini e anche per mamma e papà e, forse, anche per lo zio d'America, Carl.
E così sarà. Ogni giorno - con la pioggia o con il sole - i tre fratelli passano le loro vacanze estive in quella piscina. E una volta liberi dai loro lavori, arrivano anche i grandi.
Gli asciugamani, un pugnetto di monete per un po' di patatine o un gelato, il pranzo portato da casa e tutto il tempo da passare sul prato in silenzio a guardare le nuvole o chiacchierando, magari anche in francese, per fare nuove amicizie e magari anche innamorarsi, oppure nuotando o cercando il coraggio di fare il ripidissimo scivolo o tuffarsi nel vuoto per fare colpo su qualcuno.
I tre fratelli Bukowski, Robbie di sette anni, Katinka di otto e Alf, voce narrante, di dieci, si prefiggono una serie di obiettivi da raggiungere a stagione conclusa: imparare a nuotare, fare 20 vasche di seguito a stile, tuffarsi dal trampolino dei dieci metri. Ma soprattutto, entrare di soppiatto, e fare un bel bagno notturno in barba al burbero guardiano. 
Ci riusciranno?


Il titolo originale del libro, che peraltro ha vinto niente meno che lo Jugendliteraturpreis, suona un po' diverso, si parla di piscina scoperta, di estate e di cielo, ma non c'è cenno a qualcosa di 'straordinario'.
E su questa necessità di voler sottolineare il carattere di eccezionalità che ha l'estate dei Bukowski si possono fare due riflessioni.
La prima riguarda il binomio perfetto, almeno nell'immaginario di molti, del tempo di vacanza estiva con il concetto di 'fuori dalle consuetudini'. Chiunque spera sempre di associare alla propria vacanza, ovvero letteralmente a quel periodo vuoto, 'vacante' da impegni, la sensazione di eccezionalità. E sebbene gli adulti imparino presto che tale binomio non sempre è realizzabile, al contrario i ragazzini non ne dubitano mai. Neanche per un secondo. Per loro è del tutto naturale che la vacanza sia portatrice di eventi straordinari. E non è una illusione. Per loro è veramente così ed è del tutto marginale dove la vacanza abbia luogo, perché la vacanza per un bambino è di fatto uno stato dello spirito. E anche i tre Bukowski non fanno eccezione.
La seconda riflessione è derivante dalla prima e ha a che fare con la scrittura di questo racconto. Dato per assodato il fatto che per i ragazzini nello stato di vacanza si è in una condizione straordinaria, qui Gmehling dimostra - attraverso una scrittura pacata e al limite della pedanteria - come, pur raccontando la quotidianità (fatta eccezione per la fuga notturna) di una famiglia normale e di un'estate passata nella piscina scoperta del quartiere, si possa costruire 'qualcosa' di indimenticabile.
Va detto comunque che se la loro estate in piscina diventa indimenticabile per loro come per noi, altrettanto si può dire per il bell'incontro con i tre fratelli. Diversissimi tra loro, anche se legatissimi, i piccoli Bukowski hanno un loro personalissimo modo di stare nel mondo: Robbie, il mio preferito, è un sognatore piuttosto silenzioso che sa vedere sempre cosa ci sia al di là dell'apparenza. Grandi capacità empatiche e visionarie. Katinka, al contrario, è tutta proiettata verso la costruzione dell'immagine di sé, essere in tutto e per tutto come una modella francese: ullallà. Alf è il più confuso dei tre ed è lì che arranca con qualche successo nelle sue prime relazioni sociali. Sullo sfondo, gli adulti. Se da un lato va riconosciuto a Gmehling di aver saputo dare corpo a una bella famiglia, con i Bukowski, al contrario sembra meno convincente la costruzione dei personaggi di secondo piano, dal bagnino burbero, al calciatore fanatico. Rassicurante sapere che il loro effimero passaggio non lascerà traccia nel secondo libro che, si spera, arrivi prima o poi anche lui da queste parti.
 
Carla


Nessun commento:

Posta un commento