mercoledì 8 dicembre 2021

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

UNA STORIA DI NATALE


Nasce proprio, almeno nelle intenzioni iniziali dell’autore, il canadese Iain Lawrence, come una storia di Natale, basata sul famoso episodio della tregua di Natale che caratterizzò alcuni luoghi lungo il fronte occidentale durante la Prima Guerra Mondiale: questa è la prima missione del romanzo ‘L’esercito degli schiaccianoci’, pubblicato nel 2001 e ora tradotto dalle Edizioni San Paolo.


Ma la storia prende decisamente un’altra piega e vedremo perché. Intanto a raccontarcela è un ragazzino di dieci anni, Johnny, il cui padre è appena partito per il fronte e la madre, impiegata in fabbrica, lo ha da poco spedito in campagna, nella cittadina di Cliffe.
Il padre di Johnny è un giocattolaio e nel tempo gli ha fabbricato un bellissimo esercito di schiaccianoci a forma di soldatino con cui il ragazzino gioca alla guerra.
Quando parte per il fronte, il padre continua ad intagliare soldatini, che gli spedisce insieme a lettere piene di ottimismo, promettendo di tornare a casa per Natale.
Con questi eserciti meravigliosi è facile per Johnny, affiancato da Sarah, una coetanea con il padre ufficiale, anche lui al fronte, dare vita ad epiche battaglie, scavare trincee e gallerie, immaginando le azioni compiute dai soldati. Le imprese dei loro soldatini hanno un eco negli eventi raccontati dal padre di Johnny, tanto da convincere Sarah, quando il padre muore al fronte, che a provocarne la morte sia stato il loro gioco.
La collezione di soldatini continua ad accrescersi, mentre le lettere del padre perdono via via ogni traccia di ottimismo. In questo contesto così cupo, in cui è difficile preservare l’innocenza del gioco, compare anche uno strano soldato, ferito ad una gamba, macilento, che poi si rivelerà un disertore.
Natale si avvicina, ma la guerra non accenna a fermarsi, anzi, cominciano a vedersi degli aerei nemici sorvolare le campagne alla ricerca di istallazioni militari. Johnny placa i suoi soldatini, dispone gli eserciti esausti in modo che possano riposarsi; ed ecco arrivare una lettera del padre che racconta di quella strana notte in cui la guerra si è fermata.
‘L’esercito degli schiaccianoci’ è un romanzo notevole, intenso, drammatico senza mai superare la misura dell’orrore che la guerra comporta. C’è una componente magica, ma vive sotto traccia, è una delle spiegazioni possibili degli avvenimenti; c’è la sacrosanta esigenza di trovare un lieto fine anche quando le circostanze lo impedirebbero ed è questo il pensiero di un bambino che vuole essere rassicurato che il brutto momento passerà. C’è l’ottimismo stupito di un momento di tregua prima che la guerra, quella vera, incrudelisca ulteriormente, producendo quei milioni di morti che descrivono i libri di storia. Ma c’è, sopra tutto, la consapevolezza che l’orrore della guerra, con le sue leggi spietate, non può essere cancellato dai canti natalizi che si levano dalle trincee o dall’apparizione di un angelo.
L’autore, che conosciamo già per l’eccellente ‘The skeleton tree’, è molto bravo nel delineare con cura anche i personaggi secondari, l’acida zia Ivy e il provvidenziale professor Tuttle, il signor Sims, padre del soldato disperso, con un uncino al posto della mano.
Tutti colpiti, in modo diverso, da una guerra che si annuncia molto più lunga di un anno e che si porterà via anche l’innocenza del gioco di Johnny.
Bella lettura, molto più densa di quel che sembra, adatta a ragazze e ragazzi riflessivi a partire dai dodici anni.

Eleonora

“L’esercito degli schiaccianoci”, I. Lawrence, Edizioni San Paolo 2021



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