VIVA DARWIN (PARTE PRIMA)
Ho già segnalato la collana di biografie ‘irriverenti’ dal titolo invitante ‘Losche storie’, pubblicata da Franco Cosimo Panini. L’ultimo volume, pubblicato da poco, è dedicato a Darwin: ‘Charles Darwin. Viziato Ipocondriaco Rivoluzionario’ è sicuramente una delle migliori biografie dedicate a questo straordinario personaggio della storia della scienza.
Intanto è molto curata la ricostruzione d’ambiente, l’Inghilterra vittoriana, l’agiata famiglia d’origine, la cui ricchezza consentì al giovane svogliato Darwin di portare avanti le sue ricerche e di finanziare il viaggio sulla Beagle. In secondo luogo, emerge un ritratto dello scienziato sfrondato dalla consueta agiografia, che spesso caratterizza i testi dedicati ai ragazzi. Infine, coglie a pieno quella portata rivoluzionaria che la teoria dell’evoluzione ancora esprime.
Vediamo i singoli punti: per comprendere l’eccezionalità del pensiero darwiniano bisogna comprendere come i cosiddetti ‘filosofi naturalisti’ inglesi all’inizio dell’Ottocento fossero permeati dalla cultura cristiana espressa dalla chiesa anglicana. Che la natura fosse espressione dell’intento creatore di Dio era fuori discussione. Le evidenze che mettevano in discussione l’interpretazione letterale della Bibbia, con un unico atto creatore, il diluvio universale e la perfezione umana come atto finale del processo creativo, erano in qualche modo trasformate per non contraddire il verbo biblico. Esisteva il problema dei fossili e delle estinzioni, esisteva il problema del tempo della Terra, delle ere geologiche e degli sconvolgimenti, di cui si trovavano molte tracce, che ne avevano modificato l’aspetto: cosa ci poteva fare una conchiglia fossile in mezzo alla campagna inglese?
Era dunque il tempo per vedere le cose in un modo diverso.
A seguire il percorso di vita e di studi del giovane Darwin si stenta a credere che sia stato lui il grande pensatore che ha rivoluzionato la biologia. Da ragazzo non era stato uno studente modello, preferiva di gran lunga la caccia e la ricerca di coleotteri, di cui era appassionato collezionista.
Destinato a proseguire il lavoro del padre, medico di grande fama, lasciò gli studi dopo due anni, disposto anche ad accettare la carriera di diacono piuttosto che continuare gli studi di medicina. La proposta di imbarcarsi sul brigantino Beagle lo tolse dall’impiccio di doversi dedicare agli studi di teologia; il viaggio di cinque anni, dal dicembre 1831 al 2 ottobre 1836, lo portò a fare un lunghissimo viaggio di esplorazione che toccò Sud america, Africa, Polinesia, Australia.
Non mi soffermo su questo aspetto della sua vita, già ampiamente trattato da altri interessanti testi. Qui emergono due aspetti attinenti al lavoro dello scienziato: la paziente, metodica raccolta e catalogazione dei reperti, un lavoro di raccolta di dati senza il quale non esiste ricerca attendibile; e poi la gestazione del nuovo punto di vista, quello destinato a cambiare il mondo, che non si afferma come una subitanea illuminazione, ma è il frutto di riflessione, confronto e anche reticenza ad ammettere qualcosa che può cambiare il modo di pensare di tutti. Mentre il racconto del viaggio sulla Beagle, ‘Viaggio di un naturalista intorno al mondo’, ebbe grande successo, ‘L’origine delle specie’, che Darwin concepiva come un primo approccio ad una nuova teoria della vita, fu pubblicata nel 1859 e suscitò un vespaio. Nel frattempo anche un altro naturalista, Wallace, era arrivato alle stesse conclusioni.
Ed ecco il terzo aspetto, la portata rivoluzionaria dell’evoluzionismo: il mondo dei viventi, oggi la chiameremmo la biosfera, non è più il frutto di singoli atti creatori, ma il frutto di un processo naturale fatto di ereditarietà dei caratteri, variazioni casuali e selezione naturale. Il principio creatore esce di scena, l’uomo perde definitivamente la sua centralità.
Ma il bello di questa collana, curata dalla brava Paola Cantatore, che è anche autrice di questo testo, è mettere insieme serietà e ironia, fornita dalle pungenti incursioni di Alessandro Vicenzi. A completare la cura editoriale ci sono le illustrazioni di Federico Manzone.
Ottima proposta di divulgazione intelligente, puntuale e divertente nello stesso tempo.
Consiglio caldamente la lettura a ragazze e ragazzi curiosi, ma anche a chi vuole farsi un’idea più precisa della scienza e della sua storia, a partire dai dodici anni.
Eleonora
“Charles Darwin. Viziato Ipocondriaco Rivoluzionario”, P. Cantatore e A. Vicenzi, ill. F. Manzone, Franco Cosimo Panini 2022
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