BOMBER
‘Bomber. Quando il cielo cade a pezzi’ è il romanzo di Paul Dowswell, pubblicato in questi giorni dall’Editrice Equilibri. Racconta le vicende di un gruppo di aviatori americani, mandati, con le loro ‘fortezze volanti’, in supporto dell’aviazione inglese.
Harry Friedman è un giovane ebreo americano, ha diciassette anni, e si è arruolato, nascondendo l’età, come aviatore. Dopo l’addestramento in patria, viene trasferito in Gran Bretagna, a Kirkstead, dove ha sede il suo squadrone di bombardieri, in aiuto all’aviazione inglese. Siamo nell’agosto del 1943, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale e i cieli dell’Europa sono solcati dagli aerei da guerra, i bombardieri micidiali che annientano, oltre le postazioni militari e le infrastruttura strategiche, anche le città.
Di tutto questo Harry sa poco o niente: della guerra vede il lato avventuroso, eroico; il bombardiere, su cui si imbarcherà, si chiama Macey May e lui dovrà posizionarsi nella torretta sottostante il corpo dell’aeroplano, come mitragliere ventrale.
Già il primo volo di prova mette alla prova l’equipaggio, coinvolto in un fortunoso ammaraggio; ma le prime missioni vere e proprie aprono gli occhi del giovane aviatore su quello che significa realmente la guerra: l’attacco dei caccia tedeschi, la contraerea, l’esplosione in volo di altri velivoli, tutto concorre a scatenare la paura, quella immediata, di non riuscire a sopravvivere, e quella più strisciante, che rende evidente la precarietà della vita dei combattenti.
Spesso la sopravvivenza è dovuta al caso: l’aviatore tedesco che decide di non colpire il Macey May, che ha già un motore in fiamme, consente ai sopravvissuti dell’equipaggio americano di tentare la sorte lanciandosi con il paracadute in territorio francese.
Harry ce la fa e si ricongiunge, per puro caso, a un commilitone, Stearkley; entrambi sono raccolti da un contadino francese che li mette in contatto con la Resistenza. L’obiettivo è riuscire a rientrare in Gran Bretagna, ma non dirigendosi verso la Manica, quanto a sud, passando il confine con la Spagna, sui Pirenei, per poi raggiungere il Consolato inglese a Bilbao. In questo pericoloso percorso, Harry si rende conto di un altro aspetto della guerra, quello dei civili dei paesi occupati dai nazisti, quello della Resistenza, quello delle città bombardate.
Senza svelare altro della trama, vorrei sottolineare come ancora una volta Dowswell mostra la sua innegabile abilità di narratore di storie di guerra: in primo luogo, la ricostruzione storica, ma anche tecnica, è accuratissima e dettagliata, tanto da far rivivere aspetti poco conosciuti della vita dei militari e dei civili coinvolti nel conflitto; in secondo luogo, l’autore inglese imposta la sua narrazione con un punto di vista ‘dal basso’, cioè di chi esegue gli ordini, o fa la propria parte nell’organizzazione clandestina, non riuscendo a coglierne, spesso, gli obiettivi strategici. Si tratta di una realtà fatta di coraggio, di tradimenti, di crudeltà e di grande generosità espressi da persone qualunque. Quello dei personaggi è il terzo punto di forza: in questo romanzo seguiamo le vicende di Harry, che da ragazzino idealista si trasforma in pochi mesi in un reduce che ha visto la morte in faccia più di una volta. C’è poi la giovane partigiana francese, Natalie, la sua necessaria durezza e le contraddizioni che la realtà della guerra inducono nelle persone migliori. Infine, la figura del traditore, dell’americano spia dei nazisti, testimone della presenza non esigua di formazioni filo naziste in America.
‘Bomber’ è un romanzo complesso, che affianca alla dimensione avventurosa, che contraddistingue le scelte stilistiche di Dowswell, un intreccio che connette diversi aspetti di un brevissimo lasso di tempo, dall’agosto al dicembre del ‘43: le battaglie nei cieli, la vita nelle città sotto attacco, la guerra combattuta dai civili, dagli eserciti regolari e irregolari. La narrazione scorre veloce, con un linguaggio che ben rende l’idea dell’asprezza delle vite raccontate nel romanzo, con una grande attenzione ai dettagli, ai paesaggi, agli odori, ai cibi offerti, al freddo e alla fame.
Piacerà sicuramente ai lettori e alle lettrici che amano i romanzi storici e le storie di guerra; suggerisco caldamente la lettura a partire dai tredici anni.
Eleonora
“Bomber. Quando il cielo cade a pezzi”, P. Dowswell, trad. A. Martelli e E. Beccalli, Editrice Equilibri 2022
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