mercoledì 4 gennaio 2023

UNO SGUARDO DAL PONTE (libri a confronto)

UN BRICIOLO DI OTTIMISMO


Dopo un anno, al seguito di altri due segnati dalla pandemia, che ci ha lasciato in eredità i tempestosi venti di guerra, una situazione economica preoccupante e il nulla di fatto sulle tematiche ambientali, dei libri che ci lascino il sapore fresco dell’ottimismo sono quasi obbligatori.
A svolgere questo compito ci pensa il pluripremiato scrittore canadese Jean-François Sénéchal con i due romanzi dedicati a Chris e Chloé, entrambi tradotti da Claudine Turla e pubblicati da Giralangolo.
Incontriamo entrambi i personaggi nel primo romanzo, ‘Semplice la felicità’, pubblicato nel 2020; ma a raccontare la propria storia in prima persona è Chris, che il giorno del suo diciottesimo compleanno scopre che sua madre se n’è andata. Tutta la narrazione non è che il racconto che Chris immagina di fare a sua madre, in attesa di un suo ipotetico ritorno. Certo l’inizio è abbastanza sconvolgente: la madre è, infatti, il suo unico vero punto di riferimento: il padre è andato via poco dopo la sua nascita. Il diciottenne Chris è un ragazzo particolare: per usare una sua espressione ‘è in ritardo con la testa’. Di sicuro la sua visione del mondo e dei rapporti umani è semplificata, ma questo non gli impedisce di costruirsi un proprio ruolo nel mondo, ovvero all’interno della comunità che lo accoglie e lo protegge.
In primo luogo la signora Sylvester, proprietaria del palazzo in cui vive e che lo nomina ‘portiere’: si occuperà della pulizia e della manutenzione degli appartamenti, cosa che lo renderà economicamente autosufficiente, o quasi. Per il resto ci sono i lavoretti da fare in giro, sotto la supervisione di Joe. Poi c’è Jessica, la bellissima ragazza, con sogni di gloria, che gli dà il primo bacio sulla guancia; e il bullo Luc Boutin, innamorato di lei, e improvvisamente diventato l’angelo custode di Chris. Insomma, un’intera comunità stretta intorno ad un ragazzo che deve muovere i suoi primi passi da solo nel mondo. Oltre questi, ci sono gli altri amici, quelli come lui ‘in ritardo’: Felix e Chloé, cui Chris costruisce dei perfetti manichini per i berretti e le sciarpe che lei espone con grande successo al mercato rionale. Chloé è una persona positiva, che non si scoraggia mai, sostenuta da una madre onnipresente. Proprio lei farà nascere in Chris un sentimento diverso, mai provato prima, l’amore.


L’amore fra Chris e Chloé è al centro del secondo romanzo, ‘Semplicemente due’: i due ragazzi, così pieni di ingenuo entusiasmo per la vita, vanno a vivere insieme e un passo dopo l’altro costruiscono il proprio futuro, con nuovi lavori per Chris, nuove incombenze, il ritorno insperato del padre di Chris , fino alla svolta rappresentata dalla gravidanza di Chloé, che getta nello scompiglio la loro comunità di parenti ed amici. La madre della ragazza è travolta dall’ansia e anche nella mente di Chris si affaccia il pensiero che anche suo figlio potrebbe essere ‘in ritardo’. Intanto, intorno alla coppia di ragazzi, si alternano vicende felici e tristi: Joe si ammala, Jessica riesce ad ottenere delle piccole parti in alcuni film; la signora Sylvester torna , per poco, in Inghilterra, per raccogliere l’eredità della donna da lei amata in gioventù.
Raccontati così, questi romanzi potrebbero sembrare come storie rassicuranti, dal tono quasi fiabesco. In realtà il vero punto di forza è rappresentato dal modo di raccontare il mondo attraverso gli occhi e la mente di un ragazzo che con fatica affronta il trauma dell’abbandono e, un pezzo alla volta, si appropria del mondo che lo circonda. La sua semplicità e la sua ingenuità rendono trasparenti le dinamiche interpersonali, costringono gli altri a raccontarsi la verità sui propri sentimenti. Non è il primo romanzo che evoca la rete di solidarietà che aiuta ragazzi ‘speciali’ ad affrontare la vita, basti pensare alla magica Willow de ‘Il mondo fino a 7’. Qui il racconto è più diffusamente corale ed è questa coralità a rendere credibile la trama del secondo romanzo, in cui nuovamente al centro sono i temi della libertà e della responsabilità, che ciascun personaggio interpreta a proprio modo. L’arrivo di un figlio è proprio il più grande banco di prova su questi temi e i due ragazzi non sono più smarriti degli adulti che li circondano.
Lo stile narrativo rispecchia la linearità del pensiero del protagonista, i suoi dubbi, le incertezze su un mondo che comprende solo in parte.
I romanzi di Sénéchal sono un buon viatico per iniziare il nuovo anno con il sorriso sulle labbra, un briciolo di ottimismo rispetto a un tempo che non lo consentirebbe. Consiglio la lettura, quindi, a tutti quei ragazzi e quelle ragazze, a partire dai tredici anni, che vogliano coltivare la speranza.

Eleonora

“Semplice la felicità”, J. F. Sénéchal, Giralangolo 2020
“Semplicemente due”, J.F. Sénéchal, Giralangolo 2022



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