lunedì 3 marzo 2025

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

CA-DUNC!

Il Commissario Gordon - Un caso in ogni caso, Ulf Nilsson, Gitte Spee 
(trad. Laura Cangemi) 
Lupoguido 2024 



NARRATIVA ILLUSTRATA (dai 6 anni) 

"Il letto era grande e, sotto le coperte, la commissaria Buffy era piccola come una girandola alla cannella. 
Buffy era una topolina, e aveva zero anni. Ed era lei a occuparsi di tutto ora che il vecchio commissario Gordon era via, in vacanza. Una vacanza molto lunga, in effetti... 
D’un tratto un rumore sul vetro ruppe il silenzio della notte. Grat grat, come se un animale selvatico affamato cercasse di entrare. 
Buffy si svegliò subito e si rizzò a sedere nel letto. Fuori dalla finestra si vedeva una grossa creatura informe che barcollava nell’aiuola. Si sentivano grugniti e mugugni. Buffy si alzò in fretta e andò alla porta in punta di piedi." 

In quel commissariato ai margini del bosco, dove la luce è sempre accesa, come a dire che, se qualcuno ne avesse bisogno, la polizia è sempre a disposizione, dove la commissaria dorme nel suo lettone al centro dell'unica cella che è sempre aperta perché non ce n'è mai stato bisogno di rinchiuderci qualcuno, dove dentro l'armadio, chiusi a chiave, ci sono sfollagente e pistola...ecco intorno proprio a quel commissariato dove ora l'unica poliziotta in servizio - la topolina Buffy - sta dormendo sodo, si sentono strani fruscii. 
Lei si sveglia e si mette all'erta. Ma, nonostante sia bravissima nel suo mestiere, un po' di timore lo prova anche lei e un po' le manca la presenza del suo vecchio collega - il commissario Gordon - con cui ragionare su quello che sta succedendo. 
Lui, da tempo, si è ritirato nella sua casetta in riva all'acqua dove va a pescare senza amo. Buffy parte per andarlo a cercare e discutere con lui di fruscii notturni e insieme sulla via del ritorno scoprono un nuovo vero caso da risolvere: la maestra con tutti i suoi piccolini è agitatissima perché due di loro sono spariti! Mancano all'appello nell'allegra combriccola Evert, lo scoiattolino e Karin la coniglietta. Sono spariti loro, i loro zaini e i loro bastoni da passeggio (quindi si può già escludere che sia stata la volpe a mangiarseli...). E sparito è anche il Libro del contadino. 


Questa è la storia di come due abili commissari, un rospo anziano a una topolina di anni zero, cercano di risolvere il complicato caso. Ma è anche la storia di come si risolve il caso dei fruscii notturni. 


Ed è pure la storia di come in ogni nuova impresa il sentirsi parte di una squadra sia più confortante dell'idea di affrontarla da soli: dall'agricoltura al lavoro di indagine, la cosa non cambia. 

I libri di Ulf Nilsson in Italia arrivano con il contagocce, ma arrivano. Fortunatamente. 
Due case editrici benemerite se ne stanno occupando. Da una parte Iperborea, apripista e scandaglio attentissimo alla letteratura scandinava da sempre, ha pubblicato Tutti i cari animaletti, uno dei migliori libri che abbiano raccontato di morte con la dovuta onestà e garbo, visto che è a dei bambini che si sta parlando. E dall'altro Lupoguido, che ha scelto meritoriamente di pubblicare la sua serie sull'ispettore Gordon. 
Già tre titoli : Il Commissario Gordon e le nocciole scomparse (2023); Il Commissario Gordon L'ultimo caso? (2024) e da non molto Il Commissario Gordon Un caso in ogni caso (2024). 
Se del libro Tutti i cari animaletti in più di un caso c'è stata occasione di dirne ogni bene, considerandolo un esempio emblematico su come si possano affrontare argomenti difficili a patto di saperli infilare in una buona storia, al contrario di Gordon, colpevolmente, si è taciuto finora. 
Forse val la pena mettere subito in chiaro che il valore di questo scrittore di culto anche quando scrive di Gordon non è minimamente messo in discussione. Anzi. 
Si può al contrario sottolinearne ancora una volta la sensibilità nell'aver creato una serie dedicata ai primi lettori. 
Le serie, per struttura, sono oggetti interessanti. 
Credo che per un piccolo lettore sia molto confortante ritrovarsi in un mondo conosciuto, tra vecchi amici di carta, si sentirà anche sollevato nel non dover ricostruire a ogni nuova storia l'intero contesto. Le atmosfere che si ripropongono, certe routine sarà un piacere vederle ripetersi con cadenza regolare: gli appunti di Gordon, i suoi dolcetti e il suo tè, i motti che vengono validati, secondo un preciso rituale, con il timbro, ca-dunc. 


Sarà contento e si sentirà un po' come a casa. Che quando stai leggendo per le prime volte, è una bella sensazione. 
Nello stesso tempo, con il fatto che caratteri e personaggi sono ormai noti, potrà dedicarsi con più entusiasmo alla risoluzione dei vari casi polizieschi. Che polizieschi lo sanno essere veramente e non si limitano a scimmiottare un genere che è di norma affare per più grandi. 


In questo ultimo libro per esempio, la sparizione di due piccoli innesca una sequenza interessante di riflessioni sull'aspetto sociale che una situazione del genere porta con sé. In questa prospettiva il coinvolgimento dell'intera comunità mi pare una questione davvero interessante da mettere all'ordine del giorno di una possibile conversazione tra grandi e piccoli. 
L'altra grande capacità che va attribuita a Nilsson sta nel modo in cui delinea il contesto e i suoi personaggi, in particolare i due commissari Gordon e Buffy. Nel farlo va ad esplorare quello che è il loro/nostro mondo emotivo, con rabbie, debolezze, prove di autostima, capacità di perdonare e via andare. 
Nel farlo non offende mai l'intelligenza dei suoi lettori, con l'essere didascalico o retorico: fa succedere, o non succedere, le cose, descrive luoghi e abitudini con la consueta grazia, ossia portando il lettore a percepire per deduzione certa serenità diffusa. Sottilmente ironico, largamente affettuoso, con pochi dettagli messi in elenco è in grado di creare il necessario spessore di caratteri e situazioni. 
Insomma, questa percezione piacevole che si prova nel ritrovarsi fra conoscenti si riverbera nelle illustrazioni di Gitta Spee.


Le sue tinte pastello, i contorni morbidi, le sfumature ovunque, certa dolcezza che dedica alle rotondità di Gordon e certa esilità che distingue Buffy in camicia da notte oppure con l'ambito berretto in testa, contribuiscono a rendere tutto così tanto accogliente, da non voler mai chiudere il libro per andare a fare altro. 

Carla

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