Mai stata una grande sostenitrice del müsli quando vivevo in mezzo ai mangiatori di müsli.
Di sicuro mi tenevo a debita distanza da quello misto e non croccante.
Poi sono uscita dall'orbita dei mangiatori di müsli. E con questo ho messo a riposo anche quel sapore.
Il latte la mattina si è ricongiunto con la mia personale madeleine dell'infanzia, l'Ovomaltina.
E nello yogurt ci metto marmellate che mi sono venute troppo liquide.
Ma poi vado a Bari, lontana mille miglia dai mangiatori di müsli e, in una delle luminose colazioni a casa della mia amica libraia, mi viene messo sotto il naso un barattolino con dentro un bel miscuglio di semini vari, un müsli, fatto in casa da un suo amico.
Perché no? Nello yogurt: buonissimo!
Non so se dipenda dal fatto che è casalingo, ossia abbia giocato il fattore umano: qualcuno si è messo lì a farlo e poi a diffonderlo... fatto sta che resto molto colpita da quel gusto, quel bellissimo sgranocchiare.
Chiedo la ricetta. E lei arriva, dopo un paio di giorni, con un vocale.
Ascolto con attenzione la voce maschile calma e profonda che la recita.
Il müsli non viene chiamato müsli. Si è trasformato in granola (con la o stretta) ma a parte il dettaglio capisco che è facile farlo.
In collaborazione con la figlia inglese e mangiatrice di granola (erre arrotata britannica) lo proviamo: si riconferma la bontà.
E adesso, tutta da sola, produco dell'ottimo müsli su ricetta barese....
O tempora, o mores!
INGREDIENTI
fiocchi d'avena (50% dell'intera quantità)
mandorle tritate
semi di girasole
semi di lino (schiacciati, se non non fanno il bene che dovrebbero fare alle nostre pance)
sesamo
uvetta
1 o 2 cucchiai di miele
Tritate con una mezza luna le mandorle, fate lo stesso con i semi di lino che saltelleranno come pulci in ogni dove, ma poi si spezzetteranno.
Fate lo stesso con i semi di girasole.
In una ciotola mischiate e aggiungete il doppio di volume in semi di avena, un po' di uvetta.
Prendete una padella grande e antiaderente, versateci 2 cucchiai di miele e fatelo sciogliere a fuoco basso (20 secondi più o meno) aggiungete quindi il miscuglio e girate continuamente finché non raggiunge un bel colore ambrato che è l'unico modo che io ho di capire se è pronto.
Quindi ancora caldo versatelo su un foglio di carta forno e allargatelo con le mani.
Lasciate che si freddi, poi "sgranatelo" e tenetelo in un barattolo chiuso che altrimenti si ammoscia e perde il suo bello, essere croccante.
Enjoy!
Carla
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