lunedì 22 luglio 2019

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


DELL'AMORE
 
Katitzi e il piccolo Swing, Katarina Taikon (ill. Johanna Hellgren)
(trad. Samanta K. Milton Knowles)
Iperborea 2019


NARATIVA PER MEDI (dagli 8 anni)

"Katitzi indossava un cappotto di parecchie taglie in più e in testa aveva un cappello con i paraorecchie fissati sotto il mento con una spilla da balia. Ai piedi portava gli stivali di suo fratello Paul. Invece l'abbigliamento di Lena, ereditato da Rosa, era proprio della sua taglia e le stava benissimo.
'Lena, e adesso dove andiamo?' chiese Katitzi quando furono alla stazione. Faceva freddo. C'erano quasi trenta gradi sotto zero e le bambine tremavano."

Per la prima volta in una città sconosciuta, per la prima volta da sole con il compito di vendere ciotole di rame stagnato, per guadagnare qualche corona da mettere sul gruzzolo familiare. Nella famiglia Taikon tutti (tranne una) devono contribuire al sostentamento della comunità, così il papà Taikon ha spedito a Umeå le due ragazzine perché si impegnino a vendere quante più ciotole possibile: c'è la guerra e sono tempi duri per tutti, ma soprattutto per ebrei e rom. Lena e sua sorella piccola Katitzi se la cavano egregiamente. Anche troppo, a giudicare dal fatto che Rosa parte sulle loro tracce e le trova al cinema a guardare per la centesima volta un film romantico.
Riportatele a casa, la vita nell'accampamento prosegue con i soliti spostamenti, le solite difficoltà, le solite serate di divertimento, le solite fatiche e angherie delle signora. Ma per Katitzi sono in agguato una serie di sorprese: gli smarrimenti (temporanei) del suo cagnetto Swing e del fratellino Lennart, un incontro ravvicinato con la corrente elettrica e un bel taglio sul sopracciglio e il distacco dalla sorella Rosa, che va in sposa a Milo.
Tuttavia, tutto questo crea le giuste occasioni per ragionare sull'amore, che si declina per Katitzi nella scoperta 1) dell'affetto sincero del suo papà e delle sue sorelle e fratelli, 2) di una pellicola melensa, 3) di un ragazzino fuggito dalla città, 3) di uno sposalizio rom e 4) di una nonna che non sapeva di avere.
Non poco.

Da un parzialissimo quanto autentico e gagliardo osservatorio, quello composto da un nutrito numero di bambini e bambine tra gli otto e i dieci anni di molte scuole elementari di Roma, il libro Katitzi ha avuto un successo strepitoso. Eletto in forma quasi plebiscitaria come miglior libro nell'ambito del Premio Scelte di classe 2019, la storia di Katitizi ha conquistato il suo pubblico per una serie di ragioni. Una storia che coinvolge il suo pubblico emotivamente, visto che nel primo libro si racconta del grande cambiamento che questa bambina è chiamata a fare: da un orfanotrofio a un campo rom, con la sua famiglia di origine. Una scrittura lineare, priva di qualsiasi asperità, che scorre come acqua sotto gli occhi di lettori tutto sommato alle prime armi. Una finestra aperta su una questione 'spinosa' come quella dei rom e su quello che è il punto di vista dell'altro.
Nel primo libro, proprio riguardo alla questione rom vengono a galla le molte difficoltà che la Svezia fece con l'intento di rendere il più difficile possibile la permanenza e quindi la convivenza pacifica tra rom e gagi. Ragione per cui la stessa Katarina Taikon ha sentito l'urgenza di raccontarle ai bambini e alle bambine di tutto l'Occidente per sensibilizzarne le coscienze e dire loro la storia come è andata veramente.
Tutto questo non è passato inosservato e i bambini e le bambine ci hanno ragionato sopra e, c'è da augurarsi, abbiano tirato le loro conclusioni, smettendo così di credere che gli zingari rubino i bambini...
Oggi più che ieri, in tempi di oscurantismo e sonno indotto di coscienze e cervelli, la lettura di questo preciso libro di Katitizi può creare un ulteriore squarcio su un punto di non ritorno: l'umanità non dovrebbe mai dimenticare la propria missione di essere, prima di tutto, umanità.
Illuminante in tale prospettiva è il racconto iniziale del libro, ovvero della missione di quelle due bambine a Umeå per vendere ciotole di rame stagnato.
Quale variegata umanità loro incontrano? E quale è la gamma delle possibili azioni che queste persone possono mettere in atto? E quale il loro livello di umanità?
Unica perplessità eventuale risiede nella un poco sopravvalutata importanza di Swing all'interno del romanzo, a parte quella di occupare il cuore e i pensieri di una bambina. Gancio editoriale elettivo per andare a pesca di piccoli lettori, tutto sommato è poco più che una comparsa, anche se gli va riconosciuto il merito di aver ringhiato al momento giusto, circostanza che lo riconferma come prediletto nel cuore di Katitzi.
Si consiglia a tutti di mettersi in trepidante attesa dell'incontro con la vecchia mamì.
Ancora una saga, a conferma di quanto si diceva pochi giorni fa.

Carla

 






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