DIVISA IN DUE
L’ultimo romanzo della scrittrice
americana Sharon M. Draper, ‘Divisa in due’, pubblicato nella collana Feltrinelli up,
affronta il tema delicato di chi sta a metà strada, ma solo
apparentemente, fra due gruppi etnici.
La protagonista, Isabella o Izzy, è in
realtà doppiamente divisa in due, in quanto figlia di divorziati con
affido condiviso, quindi abituata a vivere in due case, a settimane
alterne, condividendo la quotidianità, di volta in volta, con la
madre e il suo nuovo compagno, e con il padre, la sua nuova compagna
e il figlio di lei.
Già questo, di per sé, è un bel
problema: due case, due camere, due zaini, due abitudini e stili di
vita, cui lei deve comunque assoggettarsi, per non mettere ulteriore
scompiglio nella sua vita affettiva. A sostenerla, oltre all’immutato
affetto dei genitori, ci sono le amiche.
Ma la situazione di Isabella è in
realtà complicata anche da un altro fattore: è figlia di una bianca
e di un afroamericano, è uno splendido mix di caratteristiche che
però le creano diversi problemi, che emergono in tutta la loro
gravità, a scuola.
Isabella ha undici anni, quasi dodici,
frequenta la scuola media, una scuola in cui convivono ragazze e
ragazzi di tutti i gruppi etnici, all’interno di un quartiere
residenziale il cui cuore è, indovinate un po’, un centro
commerciale. Siamo in Ohio, a Cincinnati, e non sembrano esserci
grosse tensioni razziali.
Eppure. Eppure, a scuola, la sua amica
Imani trova nel suo armadietto, dopo una discussione in classe, un
cappio. E’ così che Isabella prende coscienza di cosa significhi
essere diversa, non solo per lo stile di vita inconsueto, ma anche
più radicalmente, per il colore della pelle. All’inizio non sa
come gestire il suo essere a metà strada, avere i capelli crespi e
gli occhi chiari, una carnagione che non è a pieno né l’una né
l’altra. Poi, man mano che prende coscienza del reale significato ,
si rende conto di essere fiera delle sue origini afroamericane.
L’autrice, che aveva già firmato il
fortunato ‘Melody’, ha un’impostazione narrativa ben riconoscibile, nel raccontare
presa di coscienza e ricerca di soluzioni nuove per gestire i
problemi; tutto sembra evolvere per il meglio, anche troppo direi, in
una realtà che ruota intorno agli stereotipi americani delle sale
bowling, centri commerciali, hamburgherie, senza troppi drammi,
denaro che non manca, solidarietà scontata e così via. Molto
edificante e un tantino didascalico. Ma, come nel precedente romanzo,
arriva il colpo di scena: mentre stanno andando a un concorso di
pianoforte, Isabella è un’eccellente aspirante pianista, lei e il
fratellastro Darren vengono fermati dalla polizia e, poiché sono
neri, la storia non finisce bene.
Evidenti gli echi del movimento ‘black
lives matter’, nato pochi anni prima della scrittura di questo
romanzo, nel 2016.
L’episodio finale interrompe la corsa
verso uno scontato happy end, mette il lettore e la lettrice di
fronte a una verità scomoda: che i pregiudizi razziali, etnici, non
risparmiano nessuno e sono così trasversali da cancellare anche i
privilegi della classe media di colore. Certo, povertà,
sfruttamento, sessismo si innestano sul razzismo per creare sistemi
di esclusione sociale potentissimi; vale per l’America, vale per
l’Italia, basti pensare allo sfruttamento dei migranti nelle
campagne.
E’ difficile immaginare tutto questo
in un romanzo per ragazzi e ragazze all’inizio della scuola media.
In ‘Divisa in due’ troviamo una fotografia tutto sommato benevola
delle complesse problematiche che una ragazzina così, a metà strada
fra due genitori separati e due gruppi etnici, deve affrontare.
Un romanzo un po’ squilibrato, tutto
slime a forma di cuore e indigestione di gelati nella prima parte, e
poi un po’ troppo superficiale nel rappresentare la violenza della
polizia e il peso delle discriminazioni razziali nel finale. Ma,
nonostante questo, è un buon romanzo, dalla scrittura scorrevole,
improntata su capitoli brevi che alternano le settimane con la mamma
e quelle con il papà. In ogni caso, un primo approccio a temi
attuali e imprescindibili per lettrici e lettori a partire dai dodici
anni.
Eleonora
“Divisa in due”, S. M. Draper,
Feltrinelli 2020
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