Piovono maiali di Shiro Yadama inaugura Tekuteku, la nuova collana di prime letture della casa editrice Kirakira che dalla sua nascita nel 2016 propone una selezione di albi illustrati di autori giapponesi poco conosciuti in Italia.
Piovono maiali mi ha attratto subito per due motivi.
In primo luogo per il titolo: beh, insomma, che piovano maiali è alquanto particolare, direi.
Perché piovono maiali? Cosa è successo? Come se ne esce?
In secondo luogo, per la copertina.
Il piccolo non mi pare entusiasta del fatto che piovano maiali. Direi anzi che è molto preoccupato. C’entra qualcosa? Risolverà lui la questione? I maiali, al contrario, sono evidentemente molto felici. Che sia lui l’origine della pioggia maialosa?
Andiamo a leggere.
Il libro è diviso in brevi capitoli, con le illustrazioni in bianco e nero di Yadama.
Al racconto in prima persona di Noriyasu Hatakeyama - chiamato Mezzafrana, anni otto - si alternano stralci del suo diario, scritto diligentemente in minuscolo e illustrato a matita.
Nori ha ascoltato i consigli della sua maestra Kazuko: ogni giorno scrivere una pagina di diario; non farlo vedere a nessuno, in modo da poter davvero scrivere la verità, senza paura e senza vergogna; infine non temere gli errori, ma attraversarli.
Le prime pagine che Nori mostra a noi lettori sono davvero deliziose, e seguono perfettamente le tre indicazioni della maestra Kazuko.
Peccato che di ritorno da scuola il piccolo sorprenda la mamma leggere proprio il suo amato diario.
E qui accade una cosa interessante e che ritornerà più volte nel libro: la mamma non ascolta le proteste di Nori, cambia discorso, esce di scena.
Nori dunque, e giustamente, se la prende e architetta una vendetta davvero astuta: non scriverà più ciò che è accaduto durante il giorno ma ciò che accadrà il giorno dopo.
Peccato che ciò che scrive si avvera.
Peccato che Nori non se ne accorga subito.
Da qui prende il volo la parte del libro più divertente, dove i due poveri genitori si trovano ad avere a che fare con serpenti e tempura di matite, il tutto con un aplomb che descriverei come tipicamente giapponese. Fino ad arrivare al fatidico giorno della pioggia di maiali.
Il libro ha proprio la voce del piccolo Nori, ma non solo poiché il diario è pieno dei suoi disegni che Yadama riproduce in maniera incredibile.
Mi ha molto sorpresa e divertita questo mondo adulto che circonda il bambino che allo stesso tempo è prepotente nell’indifferenza alle sue preghiere, tanto quanto è succube del potere magico di Nori. Allo stesso tempo ho goduto del terreno di libertà che Nori attraversa scrivendo un Diario del Domani, lasciando libera la sua mente e anche prendendosi delle libertà nei confronti degli spioni, fosse anche sua madre.
Il racconto è ricco di termini giapponesi che alla fine del volumetto appaiono in un glossario molto utile.
Ci sono altre due pagine importanti alla fine, firmate da Yadama, dove lo scrittore invita a tenere un ‘diario di domani’ per allenare la mente verso terreni non scoperti, per pensare in modo originale, per non dare tutto per scontato, un ammonimento che oggi come non mai ci appare importante.
Questo libro è uscito in Giappone nel 1980 e dopo pochi giorni è andato subito esaurito. Da allora viene ristampato continuamente.
Siamo davvero grati a Kira kira per questo testo e brindiamo alla sua nuova collana di prime letture per ragazzini e ragazzine intorno ai sette anni: in alto i calici!
Che piovano maiali!
Valentina
"Piovono maiali", di Shiro Yadama, trad. Roberta Tiberi, Kira kira



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