martedì 10 marzo 2015

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


LA PERFEZIONE, NEL DETTAGLIO


Difficile descrivere a parole un libro che deve tutto alla visione, al gioco estetico del visto e del non visto, all'immagine che annuncia e nasconde nello stesso tempo.
La storia che ci vuole raccontare è presto detta: l'uccellino Beccorosso per la prima volta deve affrontare la Grande Traversata che lo porterà dall'Altra Parte. Infatti lì tutti gli uccelli del mondo si riuniscono, una volta l'anno.


Il nostro coraggioso uccellino parte, sorvolando foreste, poi campi coltivati, formicai giganteschi; poi una fabbrica vicina ad una grande città, nella cui stazione si muovono tante persone; ma presto si arriva a delle grandi montagne, poi ai ghiacci polari e poi, seguendo una nave, si arriva ad una foresta tropicale. Ecco il grande albero, dove si riuniscono i volatili e dove si raccontano storie incredibili. Sì, perché l'uccellino Beccorosso ha visto molte altre cose, ben nascoste: le formiche in piscina, degli uccellini su una ruota di luna park, omini piccini e pennuti giganteschi e viceversa, la fabbrica dei pinguini e moltissimi altri soggetti che ci sono sfuggiti al primo sguardo.
Basta però munirsi dell'apposita lente e sotto il disegno, già così dettagliato, ecco comparire un mondo parallelo, qualche volta in relazione con quello di superficie , altre volta proprio no.
L'invenzione è semplice e, in fondo, già vista, ma qui, in La Grande Traversata, di Agathe Demois e Vincent Godeau, pubblicato da L'Ippocampo junior, il 'trucco' del doppio disegno è sfruttato alla perfezione: il mondo di sotto, quello che si svela con l'uso della lente, è un insieme armonico e nello stesso tempo barocco di invenzioni grafiche, di soggetti stravaganti, tutti descritti con linearità e precisione. 


L'occhio si perde, esplorando con pazienza centimetro per centimetro un disegno complesso, articolato e la sensazione è sempre quella di aver trascurato qualcosa, un dettaglio, un particolare, uno schema, una piccola narrazione.

E' un esercizio di pazienza, è un esercizio di fantasia, perché all'osservatore tenace è anche richiesto di scoprire ed inventare, perché no, i nessi, le storie, le relazioni, per poi ricominciare da capo.
Davvero una gioia per gli occhi e per la mente di acuti osservatori di tutte le età, dotati di grande pazienza e di grande senso estetico.



Eleonora

La Grande Traversata”, A. Demois e V. Godeau, L'Ippocampo junior 2015


Nessun commento:

Posta un commento