mercoledì 18 settembre 2019

FAMMI UNA DOMANDA!


MIGRAZIONI


Un nuovo libro sulle stupefacenti migrazioni animali è stato da poco pubblicato da Editoriale Scienza: ‘Migrazioni. Gli incredibili viaggi degli animali’, di Mike Unwin e Jenni Desmond, è una bella proposta per gli appassionati zoologi in erba.
A differenza di altri testi, che preferiscono un registro più descrittivo, qui ad affiancare i testi di Unwin ci sono le belle tavole di Jenni Desmond, già conosciuta per gli albi, in cui firma anche il testo, che abbiamo già indicato.
I testi di Urwin sono impeccabili nella loro semplicità, non presentando alcuna difficoltà di comprensione: descrivono le imprese migratorie di varie specie, dagli uccelli marini ai granchi, dagli elefanti agli squali bianchi. Un panorama esteso per rendere conto delle imprese compiute da animali dalle caratteristiche più diverse. Ciascun animale è descritto nel proprio ambiente e se ne seguono in particolare le vicende che lo portano a spostarsi periodicamente anche per migliaia di chilometri. E ogni viaggio è, non solo faticoso, ma anche e soprattutto denso di pericoli.


La sinteticità e chiarezza di questi testi rendono il libro apprezzabile anche da lettori e lettrici alle prime armi, a partire dai sei anni.
A dare a questo appassionato catalogo un tono non accademico sono in particolare le grandi tavole della Desmond, che riesce a sottolineare, con la sua tavolozza sfumata, l’aspetto epico o favolistico delle imprese raccontate.
Il suo disegno non è solamente descrittivo e, così come la delicata gamma cromatica, compie una sorta di trasformazione dell’oggetto, che non è più neutro agli occhi del lettore, ma acquista una valenza emotiva: nella danza delle gru, o nel viaggio delle megattere, si trasmette un’idea di eleganza, di forza, di armonia; in ultima analisi di bellezza.


Lei appartiene a quel genere di illustratori, ben volentieri orientati alla divulgazione per i più giovani, che non disdegnano di dare una valenza emotiva al loro lavoro. Certo lo fa anche una bella fotografia di una bocca spalancata, piena di denti, di uno squalo, ma la finalità è ben diversa: non spaventare o stupire con effetti enfatizzati ad arte, ma creare un’atmosfera emozionale che porti all’empatia, che faccia percepire la forza e la fragilità di un colibrì come la potenza di un branco di elefanti.
Lo sguardo empatico non è necessariamente una distorsione, al contrario ritengo abbia la grande funzione di far entrare il lettore e la lettrice nel mondo meraviglioso delle vite animali, di farle percepire come vicine e simili, per quanto siano diversi gli animali rappresentati. Uno sguardo partecipe e in qualche modo solidale.


E, d’altra parte, tutti condividiamo la stessa fragilissima natura.

Eleonora

“Migrazioni. Gli incredibili viaggi degli animali”, M. Unwin e J. Desmond, Editoriale Scienza 2019


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