I NOSTRI FUOCHI D'ARTIFICIO
CHE SPARIAMO NELL'ETERE
PER FARE LUCE
PER FARE RUMORE
PER FARE MERAVIGLIA
Il meglio di... un anno di libri,
un anno di ragionamenti,
un anno di recensioni su Lettura candita.
Per ogni libro, il nostro perché
(BUM!)
gennaio 2025
Stella, Gerda Dendooven (trad. Olga Amagliani), Camelozampa 2024
perché
"Ci sono storie che sono proprio diverse dalla media.
Si alzano sulla superficie dell'editoria e brillano per lucentezza.
Stella, ironia del titolo, è una di queste.
Scritta nel 2016, vince in patria premi importanti, diventa anche uno spettacolo teatrale (Gerda Dendooven è tanto scrittrice, quanto illustratrice, quanto donna di teatro. Quindi ci sta.)
Siccome il mare è grande ci mette otto anni ad arrivare sulle nostre coste, ma arriva.
Le cose belle che questo libro dimostra di avere sono tre, e non sono da poco.
E' proprio una bella storia: bello è ciò che racconta, bello è come lo racconta e bello è come la illustra.
Comprensibile dai piccoli, riconoscibile dai grandi e maledettamente chiara per tutti, universale. "
I Tillerman, Cynthia Voigt (trad. Marina Migliavacca)
Il Barbagianni 2024
perché
"Succede che tutto, a circa un centinaio di pagine dalla parola fine, prende un ritmo diverso.
Quel passo cadenzato, tutto sommato regolare a cui il lettore era abituato, si modifica e comincia a saltellare in diverse direzioni. Se da un lato gli scenari di sfondo e personaggi smettono di susseguirsi sulla scena - il contesto infatti ora rimane identico: una fattoria in grande disarmo a Crisfield, cittadina del Maryland e i protagonisti sono non più i quattro Tillerman, ma i cinque Tillerman (!) - dall'altro è sul piano emotivo che la storia letteralmente spicca il volo.
Si rimane incollati alle pagine, si aspetta con trepidazione che le cose vadano in un senso, si resta con il fiato sospeso quando le si vede andare in direzione contraria, ci si preoccupa, si ride, ci si appassiona, ci si commuove e poi e poi e poi...
Va letto! "
febbraio 2025
Ascoltami quando sto zitto, Zornitsa Hristova, Kiril Zlatkov, trad. Neva Micheva, Orecchio Acerbo 2024
“La visita”, Núria Figueras, Anna Font, trad. Francesco Ferrucci, Kalandraka, 2024
“Solo con sé stesso”, Geoffrey Hayes, trad. a cura della redazione, Orecchio Acerbo 2025
“Killiok”, Anne Brouillard, trad. Tangui Babled, Babalibri 2024
perché
"Non è facile comunicare l’esperienza del silenzio.
E le parole non sembrano esserne capaci. (...) Ma il silenzio apre spazi. Spazio al silenzio!
È questo che ci raccontano con intelligenza queste storie di orsi, cani, gatti e volpi, che sapranno ben incontrare la lettura dei più piccoli ma, come sempre per i libri ben fatti, anche quella di lettori e lettrici di ogni altra età."
perché
"Cruschiform non lavora su criteri strettamente botanici: tipologia della pianta, forma, misura, provenienza, ma piuttosto sul tipo di sistema utilizzato per la diffusione.
Con quella parola "odissea" lei di fatto orienta le scelte in base alla partenza e al viaggio pericoloso e ignoto, prendendo in esame il tipo di stratagemma che ogni pianta ha elaborato per non estinguersi e, possibilmente, per espandersi il più possibile, così da mettere al sicuro la specie.
L'eco delle parole di Mancuso sul fatto che dalle piante si dovrebbe imparare come stare (e restare) al mondo... Ma vabbè.
Dieci diversi macro sistemi che lei ha individuato e con i quali ha ordinato e messo a sistema 146 diverse piante.
Ciascuna di loro è quella che è, ma è anche un po' Ulisse..."
marzo 2025
L’angolo, Zo-O, (trad. Stephanie Barrouillet), Terre di Mezzo, 2025
perché
"Zo-O maneggia concetti opposti in una dialettica che sfugge ogni polarizzazione, e restituisce nel racconto la potenza del concetto rivoluzionario di interdipendenza. (...) L’angolo non è ridotto a una sterile chiusura da sfuggire ma diviene luogo protetto in cui è possibile prendere le misure, costruire, un luogo in stretta relazione con l’esterno, poiché presupposto imprescindibile per l’atto di apertura."
Il Commissario Gordon - Un caso in ogni caso, Ulf Nilsson, Gitte Spee
(trad. Laura Cangemi) , Lupoguido 2024
perché
"non offende mai l'intelligenza dei suoi lettori, con l'essere didascalico o retorico: fa succedere, o non succedere, le cose, descrive luoghi e abitudini con la consueta grazia, ossia portando il lettore a percepire per deduzione certa serenità diffusa. Sottilmente ironico, largamente affettuoso, con pochi dettagli messi in elenco è in grado di creare il necessario spessore di caratteri e situazioni.
Insomma, questa percezione piacevole che si prova nel ritrovarsi fra conoscenti si riverbera nelle illustrazioni di Gitta Spee. Le sue tinte pastello, i contorni morbidi, le sfumature ovunque, certa dolcezza che dedica alle rotondità di Gordon e certa esilità che distingue Buffy in camicia da notte oppure con l'ambito berretto in testa, contribuiscono a rendere tutto così tanto accogliente, da non voler mai chiudere il libro per andare a fare altro. "
aprile 2025
Oggi la parola è meraviglia, Chiara Carminati, Vittoria Facchini,
Bernard Friot, Susie Morgenstern Pension Lepic 2025
perché
"È un libro piccolo, pieno di blu, in cui in 125 pagine si alternano trenta parole diverse, ognuna delle quali declinata in tre lingue da tre poeti in tre direzioni tra loro anche molto lontane. Tre voci che leggono novanta poesie e per ciascuna parola, almeno una tavola - a matita, penna e pennello intinto nel blu. A tenere tutto assieme, il lavoro della grafica che silenziosamente sceglie colori, forme, formati, corpi, font e restituisce un oggetto in cui al pregio si aggiunge pregio. Vedere per capire. D'altronde se festa deve essere, tutti devono contribuire alla buona riuscita e al piacere di festeggiare assieme."
Origine, Nat Cardozo, testi a cura di María José Ferrada L'Ippocampo 2024
perché
"Una meraviglia dietro l'altra, viso dopo viso, luogo dopo luogo.
Ed è proprio in questo modo di concepire l'immagine che non posso non pensare a tre cose.
La prima, Tullio Pericoli e ai suoi paesaggi. La seconda, quello che ho visto accadere anni fa, durante uno dei festival cagliaritani di Tuttestorie, in cui Elena Iodice ha sussurrato nelle orecchie di frotte di bambine e bambine di immaginare i volti delle persone come fossero paesaggi ("Quaranta anziane/i sono stati fotografati per divenire volti/paesaggi, ispirati al lavoro dell’artista Tullio Pericoli, e poi “lavorati” dai piccoli con la loro fantasia e il loro sguardo unico. Ed ecco che le due età così diverse – infanzia e vecchiaia – assumono ognuna e entrambe un significato nuovo [...] per “entrare” nella grande poesia dell’incontro fra le due estremità del Tempo.") Ma la chiave, geniale, è proprio lì: i volti delle persone sono paesaggi."
maggio 2025
Martin lo scheletro, Triinu Laan, Marja Liisa Plats, (trad. Daniele Monticelli), Sinnos, 2024
perché
"Potrebbe scomodare la questione del passato, della memoria, della tradizione, se non fosse che sull’aspetto del tempo il libro esplode: infatti se è vero che ogni gesto presente assume rilevanza in virtù del suo radicamento, è il fatto che avvenga nel presente, che possa avere significato unicamente nel momento presente, la vera meraviglia. Illuminante al riguardo è l’interdipendenza tra Infanzia e Vecchiaia, messa in luce nel rapporto tra vecchietta e vecchietto e nipotino e nipotina: non meri personaggi ma estremi senza nome con una precisa, eterna funzione: passarsi il testimone di una continuità che pur essendo circolare ha solo un punto per brillare.
E forse, quando succede, ha proprio il colore fucsia."
Lo scheletro nell'armadio, Lilija Berzinska, Anna Vaivare (trad. Rita Tura, Margherita Carbonaro) Iperborea 2025
perché
"Alla fine, letti tutti e nove i racconti, è possibile avere una visione di insieme che tanto da vicino ci riguarda in quanto razza umana.
Questo attesta che l'intero libro può essere letto come collezione di racconti oppure come piacevole trattatello di filosofia.
In questo diffuso e generale stato di grazia, grandi domande attraversano le singole storie..."
giugno 2025
Rosalie sogna... Nikolaus Heidelbach (trad. Valentina Vignoli) #Logosedizioni 2025
perché
"Per la qualità estetica. La capacità di costruire congegni esatti e perfetti e semplici. La qualità dalla sua ironia, a cui si lega il piacere del gioco visuale. Il suo gusto di indagare il lato oscuro del pensiero: è di raccontarlo per quello che è, con la sua consueta onestà, sogno dopo sogno. La sua capacità di mettere in dialogo immagine e testo per farli deflagrare. "
Enigmi a tutti i piani. Criminali allo sbaraglio, Paul Martin (trad. Serena Tardioli) Il Castoro 2025
perché
"Con noncuranza, metterlo in mano a ragazzini e ragazzine perché passino una bella estate, facendo nel contempo un atto rivoluzionario: si facciano vedere con un libro in mano.
E, magari, alla fine constatare con rammarico che sono stati più svegli di noi nel risolvere i casi."
[continua]



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