I NOSTRI FUOCHI D'ARTIFICIO
CHE SPARIAMO NELL'ETERE
PER FARE LUCE
PER FARE RUMORE
PER FARE MERAVIGLIA
Il meglio di... un anno di libri,
un anno di ragionamenti,
un anno di recensioni su Lettura candita.
Per ogni libro, il nostro perché
(BUM!)
gennaio 2024
perché
"Centoventi pagine che, come sempre è successo con i libri italiani della Jägerfeld, si bevono a grandi sorsate. A libro chiuso, si percepisce la stessa sensazione di appagamento che si prova quando si ha tanta sete e si manda giù dell'acqua.
Ma la grandezza della Jägerfeld non sta solo nello spessore delle questioni che pone, ma anche nella leggerezza della sua architettura per raccontarle."
L'altalena, Britta Teckentrup (trad. Sante Bandirali)
Uovonero 2023
perché
"Il volo è interdetto a chi non è progettato per farlo... E quindi poterlo avvicinare con tanta immediatezza e semplicità non è roba da poco, che si scorda facilmente. Ragione per la quale, molto spesso ai giardini - spesso fuori orario - sulle altalene ci sono i ragazzetti che ne fanno usi 'sperimentali', oppure gli adulti che ci si dondolano per svuotare o riempirsi la testa e qualche nonna più ardimentosa di altre che, accennando con le gambette solo all'abbrivio del movimento, riesce a rievocare quanto fosse emozionante, all'epoca dondolarsi con tutta l'energia.
Credo di non allontanarmi dalla verità sostenendo che la stragrande maggioranza delle persone ha un proprio personale immaginario sulle altalene."
febbraio 2024
Un mondo di isole, S. Quarello, C. Tasin Bertoldi, Editoriale Scienza 2024
perché
"È piuttosto difficile mettere insieme isole come la Groenlandia con isole molto più piccole, poco più di un insieme di scogli, ma Serenella Quarello riesce nell’intento di proporre un filo conduttore comune che non ha la pretesa della sistematicità, ma risponde alla curiosità del lettore, affrontando di capitolo in capitolo punti di vista differenti."
Kosmos, Matteo Meschiari, Roger Olmos
#Logosedizioni 2023
perché
"Il valore profetico - e quindi in qualche modo salvifico - di questa parabola ti aggancia e non ti molla fino alla fine.
Un lungo racconto illustrato, o un breve romanzo, che mette insieme una sequenza di belle idee che, attraverso una altrettanto bella scrittura per parole e immagini, costruisce uno scenario complesso e articolato, che implica un bel po' di ragionamenti.
Su tutto questo però si impone un ulteriore elemento, particolarmente interessante.
Esiste, fin dalla prima pagina, un doppio valore della narrazioni, sia iconica sia testuale: da una parte si tratta di pura letteratura, pura finzione, ma dall'altra il lettore è messo di fronte a una riflessione antropologica alla quale non può sottrarsi. Toccando corde profonde, aggiunge in chi legge e in chi guarda inquietudine alla propria inquietudine."
marzo 2024
Il tuo nido, il mondo, Carl Norac, Anne Herbauts (trad. Silvia Vecchini)
Topipittori 2023
perché
"Ancora prima che tutto cominci a suonare, vale la pena vedere Carl Norac che si infila le scarpe, se le allaccia e, spinto da una farfalla sulla testa, esce di corsa con la sua sciarpa al vento, attraversa un boschetto e poi quelle scarpe se le ritoglie per infilare nell'acqua di un lago prima le dita dei piedi (sarà fredda?) e poi tutto se stesso e godersela tra lontre e pesci."
Alfred e la gogna, Jesper Wung-Sung (trad. Eva Valvo)
Uovonero 2024
perché
"Un contesto decisamente insolito, un'epoca passata non definita con precisione, che potrebbe oscillare tra il Medioevo, in cui la gogna era in grande voga (prima citazione nel Salterio di Utrecht nel IX secolo), fino all'Ottocento, quando venne in larga parte abolita. E uno spazio, per converso, limitatissimo. Tutto il racconto ruota intorno a un metro quadro di spazio, che è l'area di azione o non azione di Alfred. E degli altri che ronzano là attorno."
aprile 2024
Parenti serpenti, Teresa Porcella, Roberta Balestrucci, Marianna Balducci
Rizzoli 2024
perché
"Tutte e tre le autrici condividono il senso ultimo del progetto, come pure lo sguardo divertito che hanno nel raccontarlo, con tre linguaggi diversi, ma accordati tra loro.
Ecco. Qui c'è forse il primo merito di Parenti serpenti, in questa regolare e molto armonica cadenza, un passo da montanare (nonostante le loro orgini), che va avanti per 21 volte con 21 diverse tipologie di parenti: quando una delle tre rallenta le altre due la prendono per mano e la tirano in avanti, con l'intento di arrivare insieme in cima: a libro ben fatto."
The Kissing Game. Short Stories, Aidan Chambers (trad. Marta Barone)
Equilibri 2024
perché
"Chambers è un autore necessario.
Ragion per cui in casa Equilibri, forse i più devoti apostoli del chambersianesimo, non si perde occasione di diffondere la sua poetica e soprattutto i suoi pensieri e le sue pratiche intorno alla letteratura: dalla 'rilettura' del diario di Anne Frank in una prospettiva ancora ulteriore che possa servire a una riflessione sull'adolescenza tout court, ai suoi 'manuali' su come far radicare in modo efficace e duraturo la letteratura di qualità nelle terre dove pascolano i lettori difficili."
maggio 2024
La maestra è scomparsa!, Harry Allard, James Marshall (trad. Sergio Ruzzier)
Lupoguido 2024
perché
"Tanto Marshall, come illustratore preferito di Allard, quanto soprattutto Allard, in quanto scrittore d'elezione di Marshall, con Ungerer hanno condiviso la stessa visione di un'infanzia che sa essere anche molto scorretta, con Ungerer hanno condiviso il coraggio di non fermarsi in nome del politicamente corretto, ma di proseguire per la propria strada, raccontando e disegnando adulti stupidi che fanno cose stupide, oppure brutti e severi, oppure ancora carini, ma bugiardi e lievemente disonesti e anche un filino omertosi..."
Papera, Coniglio e Grande Orso, Nadine Brun-Cosme, Olivier Tallec
(trad. Tommaso Gurrieri)
Edizioni Clichy 2024
perché
"Dote rara, la loro, quella di saper cogliere il nocciolo di una questione, mai banale e mai trita, e di riassumerla in pochi segni, in poche parole che mettono in bocca a qualcuno che è terzo rispetto a noi lettori, ma che - proprio per questa sua apparente estraneità - può diventare emblematico. A quei due riesce facile come disegnare un lupo senza mai staccare la matita dal foglio in poco meno di due secondi, o come racchiudere in un puntino nell'occhio un'espressione inconfondibile, facile come definire il sentiero "lungo e tortuoso" o solleticare in una frase Se solo i miei amici potessero vederlo! il ricordo di quello che ognuno di noi almeno una volta nella vita ha pensato, scoprendo in totale solitudine qualcosa di magnifico."
giugno 2024
Stardust. Polvere di stelle, H. Arnesen, trad. L Cangemi, Orecchio Acerbo 2024
perché
"è un libro importante e ambizioso, perché si muove su un terreno molto battuto recentemente e pretende di farlo con una forma e un linguaggio tutt’altro che comune.
Si potrebbe sintetizzare l’argomento affermando che Stardust parla di cambiamento climatico.
Ma come tutte le sintesi, anche questa rischierebbe di essere limitativa, banalizzante e in parte fuorviante.
Perché il tema invece è complesso e perché il libro rifugge dal tentativo di ridurlo a poche frasi ad effetto.
Trattandosi di un libro illustrato che possiede una parte informativa, ma una ben più ampia narrativa e in versi, l’autrice avrebbe potuto procedere soltanto sul sentiero dell’aggancio empatico: le sue immagini molto forti lo avrebbero permesso e lei ne sarebbe venuta fuori sicuramente molto bene.
E invece sceglie di parlare al lettore in modo differente, di chiamarlo direttamente in causa, di rivolgersi a lui e alla sua storia."
Il lupo, Saša Stanišić, Regina Kehn (trad. Claudia Valentini) Iperborea 2024
perché
"A parte la sottile ironia che lo attraversa, nella voce del protagonista sempre pronto a definire come precisi e stereotipati i contorni di certi personaggi, salvo poi doverne ammettere complessità ben diverse, mi sembra divertente il ripetuto passaggio dal piano di realtà e quello dell' immaginazione che attraversa la storia: gli dà il titolo e offre divertenti spunti alla bravissima Regina Kehn che, tra cervi e lupi, racconta la sua versione dei fatti."
[continua]
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