I NOSTRI FUOCHI D'ARTIFICIO
CHE SPARIAMO NELL'ETERE
PER FARE LUCE
PER FARE RUMORE
PER FARE MERAVIGLIA
Il meglio di... un anno di libri, un anno di ragionamenti,
un anno di recensioni su Lettura candita.
Per ogni libro, il nostro perché
(BUM!)
(BUM!)
Gennaio 2022
il risultato è un bel libro, pensato per suscitare curiosità e meraviglia per qualcosa che non è immediatamente percepibile, stimolante e divertente per lettrici e lettori a partire dai sette anni. Non sfugge all’occhio adulto la presenza preponderante di soggetti femminili nei ruoli di scienziate e ricercatrici. Jess Wade, giovane e brillante fisica britannica, è autrice di numerose pagine di Wikipedia dedicate a scienziate e studiose, attività volta ad incoraggiare le ragazze ad intraprendere la carriera scientifica. Evviva!
Ellen e il leone, Crockett Johnson (trad. Sara Saorin)
se in Harold il ruolo di demiurgo di quel bambino in pigiamino è subito evidente, qui la questione è più sottile e rimbalza di continuo fra un fuori e un dentro la storia che lascia senza fiato per 'intelligenza emotiva' dell'autore.
Febbraio 2022
perché
come nei suoi romanzi precedenti, di cui secondo me ‘L’estate del coniglio nero’ è il migliore, Brooks costruisce la sua trama con precisione, incastrando i pezzi di questa notte disperata con geometrica sapienza, portando il lettore e la lettrice verso la scena finale con il cuore in gola.
La casa del contrabbandiere, Annet Huizing (trad. Anna Patrucco Becchi)
la qualità di un plot che si dimostra robustissimo. Come vuole un'altra regola d'oro, anche qui tutto nasce da un contrasto, da qualcosa che non va come dovrebbe andare. Pieno di colpi di scena e fili narrativi, anche frutto di una accurata documentazione da parte dell'autrice, che poi vanno a tessersi l'uno con l'altro per comporre un tessuto di grande efficacia e spessore letterario. Su tutto, un grande mistero da svelare. Un vero giallo in cui i tasselli che lei sparge qua e là poi vanno a ricomporsi in coda.
Marzo 2022
perché
nell’assoluta, serena leggerezza, questo fumetto racconta anche il senso del volersi bene anche se diversi, l’importanza dell’amicizia nell’affrontare i problemi grandi e piccoli che ogni giorno ci si presentano; Fox non sarebbe pienamente Fox se non ci fosse Rabbit e il coniglietto resterebbe ancorato alle sue paure e ai suoi dubbi se non ci fosse Fox a spronarlo.
Il rammendo, Isol (trad. Mirta Cimmino)
perché
come tutti i migliori libri che Isol fa, anche Il rammendo mette insieme diversi e stratificati pensieri. Qui, forse complice lo spunto di partenza, si intrecciano anche i suoi diversi stili e voci. Il primo che si incontra è quello che più si conosce di lei: un dialogo serrato tra una madre e una figlia. Già dalle prime battute si ritrova la sua ironia, i suoi bambini, anzi bambine, volitive e propositive, anche se sotto scacco.
Ma già dalla pagina successiva si entra in qualcosa di molto diverso: torna il grande nero di un tessuto fatto a telaio, una porzione di stoffa con un ricamo che - si apprende - è uno di quelli tradizionali palestinesi e che è la decorazione di uno scialle dalle lunghe frange nere che la stessa Isol indossa in una immagine a chiusura del libro.
Aprile 2022
perché
in ‘Estintopedia’ non ritroviamo un approccio sistematico al tema, quanto una articolata e complessa carrellata di specie strane, o meno strane, che hanno sfiorato l’esistenza umana e sono più o meno velocemente scomparse.
Una sorta di Wunderkammer, di gabinetto delle meraviglie che raccoglie esemplari di tutti i tipi, dall’immensamente grande all’incredibilmente piccolo.
Avrei voluto, Olivier Tallec (trad. Maria Pia Secciani)
perché
di Tallec non ce n'è mai abbastanza. Molte cose sul suo modo di concepire le storie sono state già dette nel corso degli anni. Basta digitare Tallec come chiave di ricerca in questo stesso blog e si può passare un piacevole pomeriggio a leggere tutto il bene che ne penso.
Undici post dedicati ai suoi libri.
Forse qui val la pena mettere a fuoco qualcosa di ancora non detto: la sua capacità di lavorare sul dettaglio e di renderlo 'parlante' per il pubblico dei più grandi.
Non c'è nulla di riprovevole o furbetto a cercare di piacere, di entrare in dialogo con un pubblico di adulti e di farlo in un contesto a loro estraneo - almeno formalmente - ovvero un libro per bambini.
Au contraire.
Maggio 2022
perché
quello che ancora una volta si conferma qui è l’originale stile divulgativo dell’autore, che riesce a parlare di complessità anche ai più piccoli con libri divertenti, ben impaginati, dalle illustrazioni illuminanti. Per i bambini e le bambine intorno ai sei, sette anni, questa stretta connessione fra testo e immagine è indispensabile per comprendere anche intuitivamente quello che di complicato c’è nel mondo. E non è poco.
perché
una qualità estetica altissima che ha il dono di racchiudere in sé anche una bella storia. E di averlo saputo fare quasi in silenzio. Sulla riva di un fiume.
Tutti i libri Ronald Curchod, che non sono poi molti e si contano sulle dita di una mano, hanno questa caratteristica: una storia lieve, raccontata con pochissime parole, che però custodisce al suo interno un nucleo di senso che la rende universale e, attraverso la forza delle immagini, diventa indimenticabile.
Le poche frasi che mandano avanti il racconto hanno la capacità di incidersi nella mente, così come le tavole di saturare lo sguardo.
Giugno 2022
se dunque c’è una strettissima correlazione fra testo e immagine, le parti di testo sono quantitativamente e qualitativamente più rilevanti di quanto non fossero in ‘Mappe’. Ci sono molti approfondimenti, che riguardano la storia dei singoli alimenti, l’evoluzione del loro uso, la relazione fra credo religiosi e regole alimentari e così discorrendo.
perché
di rado capita di leggere libri che siano così pieni e al tempo stesso così lievi, così esatti, libri che contengano un racconto complesso a tal punto da rivelarsi capace di toccare il profondo di chiunque li legga, libri che mostrino anche nella forma una raffinatezza e un'armonia, che spuntano da ogni suo angolino più recondito.
Di rado capitano libri perfetti. Beh, questo lo è. A tal punto, che risulta difficile trovare un punto per prendere l'avvio e raccontarne.
[continua]
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